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Attenti al sole tutto l’anno

Che in estate bisogna proteggersi dal sole è ormai noto a tutti, o perlomeno a chi alla propria pelle (in tutti i sensi) ci tiene. Se infatti è sempre vero che il sole ha degli effetti quasi miracolosi su umore e psiche, non si può dire purtroppo altrettanto per la nostra pelle. Certo il colore dorato ci regala una bella abbronzatura e illumina lo sguardo, facendoci apparire più seducenti, ma… a che prezzo?

 

L’effetto più elementare può essere uno spiacevole eritema: dunque prurito e dolore, quella fastidiosa sensazione di non poter nemmeno sopportare i vestiti sulla pelle e di non sapere in che posizione dormire. L’invecchiamento cutaneo è senza dubbio un altro effetto, magari non così immediato, ma visibile e forse anche più spiacevole. Il cosiddetto fotoinvecchiamento è infatti un processo di modificazioni cutanee dovute all’esposizione solare, che si vanno a sommare alle trasformazioni fisiologiche dovute all’età. Per non parlare della correlazione tra raggi UV e lesioni precancerose della cute.

Ma parliamo dell’odiato fotoinvecchiamento. Su questo fronte cattive notizie provengono da due recenti ricerche. Il succo è questo: in estate non basta proteggersi dal sole della spiaggia con creme solari, occhiali e cappelli. Il sole può essere dannoso tutto l’anno. Quando anche i più attenti iniziano a mollare la presa, con il finire del caldo estivo, il sole continua infatti ad accelerare l’invecchiamento cutaneo. In automobile, alla guida, o alla scrivania davanti alla finestra, il sole non è del tutto schermato dal cristallo delle finestre, come si potrebbe credere: il 50% dei raggi ultravioletti riesce comunque a passare, insieme a tutti gli effetti collaterali.

Una ricerca condotta in Francia, dallUniversità di Besancon, ha dimostrato come parti del volto maggiormente esposte al sole invecchino in modo più pronunciato. Lo studio su una donna di 62 anni che ha passato gli ultimi 33 anni in macchina dalle 2 alle 5 ore al giorno, ha dimostrato come il lato del viso dalla parte del finestrino fosse invecchiato di 7 anni in più rispetto all’altro lato. La stessa indagine, svolta nel Regno Unito, dove la guida è a destra, ha dimostrato un maggiore invecchiamento del lato destro del viso, quello appunto, esposto al finestrino.

Il secondo studio è stato condotto dai ricercatori del gruppo cosmetico-farmaceutico Boots: mostra che basse dosi di raggi UVA aumentano di ben 50 volte l’espressione di alcuni geni coinvolti nel processo di fotoinvecchiamento cutaneo.

Morale della favola. Attenti al sole e non solo d’estate, se volete evitare spiacevoli conseguenze sulla pelle. Visto che prevenire è meglio che curare, è importante prendersi cura della propria pelle non solo con creme antirughe, ma con fattori di protezione solari anche d’inverno. Acido ialuronico, filler e biostimolazione sono tecniche semplici e non particolarmente invasive per chi non avesse prestato troppa attenzione alla prevenzione e ora desideri correre ai ripari.

 

 

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=-tm-oXwe1NY&feature=plcp

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